04/25/2020, 20:22
Ciao a tutte e tutti voi firmatari della petizione per usare il denaro della BCE per la salute e non per la speculazione.
Oggi è il 25 aprile, il giorno della liberazione, un buon giorno per fare il punto sulla trattativa a livello europeo.
Non perché le cose vadano bene, al contrario vanno male e i successi millantati dai 5 stelle e dal PD purtroppo non sono altro che una operazione propagandista del governo.
Ma il 25 aprile è una buona data perché nel celebrare la vittoria sul nazifascismo dovremmo tenere ben in mente che questa è stata possibile perché molto prima del 25 aprile 1945, quando le dittature erano forti e nessuno pensava fosse possibile sconfiggerle, vi è chi ha cominciato, in mille modi diversi, a fare il partigiano, ad opporsi al regime. Nel celebrare il 25 aprile noi ricordiamo coloro che lo hanno reso possibile con il loro coraggio e la loro determinazione. Per questo è una buona data per scrivere questo commento al vertice europeo: per poter vincere dobbiamo fare una lunga lotta, politica e culturale, affinché la libertà possa affermarsi. Il 25 aprile era la libertà dalla guerra e dalla dittatura nazifascista, oggi è la libertà dalla schiavitù del debito e del liberismo a cui ci costringono.
Veniamo al merito. La trattativa del 23 non ha fatto altro che confermare quanto già stabilito nell’eurogruppo del 9 aprile scorso: MES, SURE e intervento della BEI. 540 miliardi per tutti i paesi europei che per l’Italia valgono qualche decina di miliardi: da restituire e che vanno a generare deficit e debito pubblico. Cioè che nei prossimi anni saranno da spurgare con tagli su tagli per rientrare nei parametri dei trattati europei (3 % il deficit e 60% il debito). Vi ricordate le stangate di Monti? Con le cose decise a livello europeo ne stanno preparando molte altre. Per quanto riguarda il recovery found, si continua a parlarne, senza decidere nulla - non è chiaro quanto sarà grande, se sarà da restituire - e tutti hanno convenuto che verrà attivato con il bilancio del 2021. In sostanza per far fronte all’emergenza occorre prendersi i pochi prestiti che l’Europa metterà a disposizione in cambio della garanzia della restituzione, poi si vedrà.
Siamo quindi di fronte ad un disastro annunciato perché per evitare il disastro all’Italia servono almeno 150 miliardi a fondo perduto, non qualche decina di miliardi da restituire.
Il primo tempo quindi è andato male ma la partita è ancora lunga.
Per questo vi propongo di proseguire a raccogliere le firme sulla petizione, sia per far pesare la nostra posizione, sia per far discutere la tra gente sulla nostra proposta.
E’ infatti evidente che l’intervento della BCE è l’unica cosa sensata da fare ma purtroppo non è la parola d’ordine diffusa tra il popolo. La gente pensa nella sostanza che questa cosa sia impossibile. “Sarebbe bello” ci dicono. Per questo dobbiamo utilizzare la petizione per far discutere, per far capire a livello di massa che ci stanno fregando, che le risorse ci sono e così come negli anni scorsi le hanno utilizzate per le banche, oggi debbono essere utilizzate per i popoli.
Vi propongo quindi di proseguire nella raccolta di firme e vi propongo di allargare la discussione a livello di massa, nelle forme e nei modi in cui è possibile in questo periodo di quarantena.
Vi allego il link ad un video che ho registrato a commento del vertice del 23 us. nel caso potesse esservi utile.
www.facebook.com/paoloferreroPrc/videos/272596587238815/
Ciao
Paolo Ferrero