Ambiente

Non Bruciamo Il Nostro Futuro

La petizione va a
Comuni Soci di Alto Vicentino Ambiente

108 Firme

10.000 per obiettivo di raccolta

108 Firme

10.000 per obiettivo di raccolta
  1. Iniziato 22/11/2024
  2. Collezione ancora > 5 mesi
  3. Trasferimento
  4. Dialogo con il destinatario
  5. Decisione

Accetto che i miei dati vengano archiviati . Decido io chi può vedere il mio sostegno. Posso revocare questo consenso in qualsiasi momento .

 

La petizione è indirizzata a: Comuni Soci di Alto Vicentino Ambiente

NON BRUCIAMO IL NOSTRO FUTURO!

Lo scorso agosto, 28 sindaci su 31, soci di AVA (Alto Vicentino Ambiente) – la società partecipata pubblica che gestisce l’inceneritore di Schio – hanno votato a favore delle linee di indirizzo per il nuovo piano industriale.
Se realizzate, tali indicazioni comporterebbero un nuovo ampliamento dell’inceneritore di Schio, con un aumento del 39% dei rifiuti trattati nell’impianto (dalle attuali 85.000 tonnellate l’anno a 119.700 tonnellate l’anno) e una previsione di spesa di 80 milioni di euro di denaro pubblico.
Nei prossimi mesi saranno discussi i dettagli del piano industriale che delineeranno il futuro della Società, con importanti conseguenze sul nostro territorio in termini di impatto sul nostro ambiente e sulla nostra salute.

In qualità di cittadini proprietari della società AVA e sulla base degli articoli 9 e 32 della Costituzione, chiediamo ai Sindaci, che sono i responsabili della salute dei cittadini che rappresentano, di dire:

NO a qualsiasi aumento della potenzialità dell’inceneritore, considerando che:

  • già ora, soltanto il 20% dei rifiuti trattati proviene dai comuni soci;
  • esso comporterebbe un aumento delle emissioni di sostanze nocive, quali diossine, metalli pesanti, particolato, ossidi di azoto e PFAS, in un territorio la cui l’aria è la più inquinata d’Europa, come ribadito recentemente dall’Agenzia Europea per l’Ambiente, che ne sottolinea l’impatto negativo sulla salute;
  • esso comporterebbe un aumento di 16.500 tonnellate all’anno di emissioni di CO2, in un territorio già segnato da numerosi eventi meteorologici estremi, causati dal cambiamento climatico, in un momento in cui, come le tragiche e recenti notizie di cronaca ci ricordano, l’intento collettivo dovrebbe essere quello di diminuire il più possibile le emissioni climalteranti per tutelare il futuro delle nuove generazioni;
  • nella nostra regione gli obiettivi di recupero della materia fissati dal piano regionale del Veneto (più di 84% di raccolta differenziata e meno di 80 Kg di rifiuto residuo pro capite entro il 2030) non sono ancora stati raggiunti in molti comuni, anche all’interno del bacino Vicenza.

NO a qualsiasi ipotesi di incenerimento dei fanghi di depurazione, considerando che:

  • tale pratica può contribuire a disperdere ulteriormente nell’aria sostanze tossiche come diossine e PFAS, la cui diffusa presenza nei fanghi di depurazione è ampiamente riportata in letteratura scientifica, ed è peraltro confermata dall’Agenzia Europea per l’Ambiente, da ARPAV e dalla stessa Regione Veneto;
  • la ricaduta nel suolo e nelle acque di tali sostanze espone le risorse idriche al rischio di contaminazione in una zona di vitale importanza per la ricarica delle falde acquifere.

SÌ alla progressiva diminuzione del conferimento dei rifiuti in discarica ottenuta:

  • chiedendo ad Alto Vicentino Ambiente di commissionare ad un ente indipendente e di comprovata competenza nel settore del recupero di materia, uno studio volto a individuare le possibilità esistenti in tale campo, al fine di prevenire con ogni tecnologia possibile lo smaltimento dei rifiuti in discarica e incenerimento;
  • attraverso l’applicazione a tutti i comuni soci delle pratiche di raccolta che ottimizzano il recupero di materia, quali la raccolta porta a porta spinta e la tariffazione puntuale, fino al raggiungimento da parte di tutti i comuni degli obiettivi previsti dal piano regionale dei rifiuti, così da giungere allo spegnimento della linea 2, una volta arrivata al termine del suo ciclo produttivo;
  • attraverso la realizzazione di impianti volti al recupero di materia, che permetterebbero alla società di compensare i mancati introiti derivanti dall’incenerimento, e di entrare in un settore strategico del mercato presente e futuro;
  • attraverso l’incentivazione di tutte le buone pratiche, che favoriscono la riduzione a monte del rifiuto.

CHIEDIAMO un processo decisionale condiviso e trasparente in cui i Sindaci, rappresentanti dei cittadini proprietari, si confrontino pubblicamente con la cittadinanza.

Motivazioni:

Le decisioni di oggi ricadranno sulle generazioni più giovani e vincoleranno il nostro territorio per decenni.

HANNO GIÁ ADERITO: Acqua Bene Comune Vicenza; Alto Vicentino Ricicla; Arcadia; Associazione Salute e Territorio Alto Vicentino; Chi ci sta; Cillsa (cittadini per il lavoro, la legalità, la salute e l’ambiente); Genitori preoccupati; ISDE Medici per l'ambiente; Mamme No PFAS.

Grazie davvero per il vostro appoggio, Non Bruciamoci Il Futuro da Schio
Domande ai promotori

Link alla petizione

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Dati della petizione

Avviata la petizione: 22/11/2024
La petizione termina: 21/05/2025
Regione: Provincia di Vicenza
Categorie: Ambiente

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