23. 05. 2023 1:24
Aggiunta dei link delle fonti che supportano la tesi della mancanza di un numero adeguato di studi e/o pareri volti a confermare l'innocuità delle radiazioni elettromagnetiche a radio-frequenza.
Altre piccole correzioni per migliorare la comprensibilità del messaggio.
nuovo testo della petizione:
Gentili concittadini e residenti delnei quartierepressi di Sanpiazza CarloGiambattista all'Arena di Napoli,Vico,
Vi scriviamo oggi per sollevare una questione di grande importanza che riguarda tutti noi:noi, ovvero l'installazione di n.2due antennestazioni-base 5G (della società Iliad)ILIAD) nella nostra comunità, e precisamente sul terrazzo di uno stabile che si trova nel punto antistante all'ex cinema Corallo, dove confluiscono Via Pier Delle Vigne, Via Veterinaria e Via Michele Guadagno.
Come molti di voi sapranno, la tecnologia 5G ha suscitato preoccupazione e dibattito in tutto il mondo e riteniamo sia fondamentale esprimere la nostra opposizione all'installazione di un tale eco-mostro nel nostro quartiere.quartiere!
Ci preoccupa la possibile esposizione a onde elettromagnetiche epreoccupano i potenziali rischi perderivanti ladall'esposizione salutea cheonde potrebberoelettromagnetiche, derivareamplificati dall'installazione di ulteriori antennestazioni-base 5G(già più di 42 sorgono nel solo quartiere San Carlo all’Arena, fonte: napoli.fanpage.it/napoli-mappa-ripetitori-telefonici/) in luoghi così vicinovicini alle nostre case (ne esistono già di diverse dislocate nel circondario, per esempio Iliad ha un'antenna 4G+ vicino all'incrocio tra Via Giovanni Gussone e Via Santi Giovanni e Paolo), e vicinocase, alle nostre scuole e alle nostre aree pubbliche.
Numerosi studi scientifici hanno evidenziato dubbi sulla sicurezza delle onde elettromagnetiche e sulla loro potenziale influenza negativa sulla salute umana e sull'ambientesu circostante.quella di altre specie, per cui «la validità dei risultati degli studi su cellulari e tumori rimane incerta».
(Fonti: www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/oncologia/cellulari-campi-elettromagnetici-e-salute-a-che-punto-siamo; www.wired.it/attualita/ambiente/2015/04/20/ripetitore-testa/)
Inoltre, riteniamosulle cosiddette «onde millimetriche» del 5G: «sono state finora pochissimo studiate dal punto di vista dell’impatto sulla salute» e «per quanto riguarda le bande di frequenza ad onde millimetriche, non è possibile sostenere alcuna ipotesi di associazione o non associazione (all'aumento di malattie, ndr) a causa della scarsità delle indagini finora effettuate».
(Fonte: atc.mise.gov.it/images/documenti/Rivista/2021/6_-_Studi_sullimpatto_del_5G_sulla_salute_umana_meta_analisi_e_individuazione_delle_lacune_conoscitive.pdf)
Appurata la lacunosa situazione degli studi sull'impatto sulla salute delle onde millimetriche (proprie dello standard 5G) e in mancanza di concordanza di opinioni in ambito scientifico riguardo agli effetti nocivi a lungo termine, chiediamo l'applicazione del principio di precauzione.
«Il principio di precauzione nasce nell’alveo del diritto comunitario ed è previsto dall’art. 191 TFUE, il quale afferma che la tutela ambientale è fondata sui principi della precauzione e della prevenzione, nonché sul principio del “chi inquina paga”. Di eguale tenore è il Principio 15 della Dichiarazione di Rio del 1992, stilata nell’ambito della Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo».
(Fonte: www.dirittoconsenso.it/2020/09/15/sospensione-5g-precauzione-concorrenza-mercato/)
Riteniamo inoltre che l'installazione di un'antenna 5G possa avere un impatto negativo sull'aspetto estetico del nostro quartiere. Le antenne possono essere di dimensioni considerevoli e alterare il paesaggio urbano, compromettendo il valore estetico delle nostre strade, dei nostri parchi, nonché il valore di mercato degli immobili vicini.
Chiediamo pertanto alle autorità competenti di prendere in considerazione le nostre preoccupazioni e di bloccare l'installazione didelle un'antennaantenne 5G nella nostra comunità. Invece,In sollecitiamoalternativa, un'approfondita valutazione dei potenziali rischi per la salute e l'ambiente, coinvolgendo la comunità in un dialogo aperto e trasparente.È fondamentalechiediamo che vengano presefatti misuretutti precauzionalii controlli necessari a garantire l’assoluta innocuità dell’impianto, del rispetto dei limiti di potenza stabiliti dalla legge italiana (6 V/ m, fonte: www.arpae.it/it/temi-ambientali/campi-elettromagnetici/lo-standard-5g/i-valori-limite) non solo per tutelaregli laabitanti salutedello stabile sede delle stazioni-base, ma anche per tutti quelli delle abitazioni e ildelle benesserestrutture deiattigue, cittadini.con speciale attenzione per i bambini, gli anziani, i portatori di pacemaker, i ricoverati in casa, le persone diversamente abili e tutte le categorie di soggetti fragili.
Chiediamo inoltrealtresì che siano prese in considerazione alternative più sicure e sostenibili per la connettività, come il potenziamento delle reti esistenti via cavo o l'esplorazionel’installazione di soluzionireti viaWiFi cavo.pubbliche.
Inoltre, qualora dovessero sorgere interferenze con apparecchi informatici, elettronici, televisivi, elettromedicali, di videosorveglianza, allarmi, cancelli automatici e così via, faremo richiesta di risarcimento alla società proprietaria delle stazioni-base per ogni tipologia d'intervento tecnico utile al ripristino di tali apparecchiature o per il risarcimento di danni morali e materiali causati da tali malfunzionamenti.
Uniamoci dunque per proteggere il nostro quartiere e la salute didel tuttinostro noi.quartiere. Firma anche tu questa petizione per dire NO all'installazione di un'antenna 5G nella nostra comunità. comunità!
Insieme possiamo fare la differenza e promuovere scelte tecnologiche più sicure ed ecocompatibili.
P.S. Nella sciagurata ipotesi che il nostro diniego dovesse rimanere inascoltato, chiediamo che venga fatta assoluta chiarezza in merito alla reale potenza a pieno regime di tali antenne e al reale orientamento del loro raggio di azione con la garanzia che essi non colpiscano gli edifici più vicini. Inoltre chiediamo che vengano interpellati tutti gli enti preposti alla verifica e che, dopo gli opportuni controlli, fatti anche dopo diversi mesi dalla messa in funzione dell'impianto (onde evitare possibili brogli circa l'aggiramento dei limiti di potenza del campo elettromagnetico) dovranno esprimere il loro parere di assoluta sicurezza per la salute e che non dovrà esserci né rischio né danno per le famiglie e in particolar modo per i bambini, gli anziani, i portatori di pacemaker e ogni categoria di soggetti fragili residenti nelle immediate adiacenze, e che il tutto sia messo NERO SU BIANCO.Inoltre non dovranno esserci interferenze con il funzionamento di apparecchi informatici, elettronici, televisivi, elettromedicali, di videosorveglianza, cancelli automatici ecc. Grazie infinite per il vostro sostegno!sostegno.
Cordiali saluti,
Liparulo
I Assunta,condòmini Pernadello Pietro,stabile Pernadi Daniele,Via PernaMichele Lorenzo,Guadagno Cacciatore Patrizio Pirozzi Fabio, Fusco Maria, Pirozzi Roberto, Argenzio Carla, Fusco Nicola, Velotti Chiara, Bocchetti Massimo, Esposito Davide, Gagliardi Loredana, De Maria Diego, Scannapieco Rossella, Sorrentino Giancarlo, Danneo Giovanni Luca, Esposito Rita, Petringa Gisella, Chiacchio Emma, Flaminio Ciro, Cutillo Paola, Morra Gaetano, Di Brina Vittorio, Oliviero Maria Rosaria, Milo Stefania, Vallefuoco Francesco, Monaco Rosanna, Monaco Maria, Monaco Pina, Bifulco Maria Rosaria, De Vivo Patrizia, De Luca Giancarlo, Cosco Bianca.10
Napoli, 19/05/202323/05/2023
Neue Begründung: Elenchiamo alcuni dati che potrebbero dare un'idea dei danni che deriverebbero a tutti noi residenti nei pressi di Piazza Giambattista Vico dopo l’installazione delle 2 antenne e dell'inadeguatezza dell'installazione in quella zona:
1) La potenza di esposizione è massima laddove il fascio di irradiazione tocca terra e sale in altezza intorno ai 50 m. di lontananza circa, ma i limiti possono essere superati anche in orizzontale verso case alla stessa altezza dell’antenna e a distanza inferiore ai 50 m.;
2) Se è vero che ad ora non è stato ancora dimostrato che tali antenne siano nocive, è parimenti vero che non è stato mai provato neppure il contrario;
3) Nella L. 36/2001 gli obiettivi di qualità da rispettare per le aree densamente popolate sono massimo 6V/m (limite di attenzione) per i campi elettromagnetici e 100W/m2 per la densità di potenza;attenzione).
4) E’ stato vinto un ricorso al TAR quest’anno a Casal di Principe da una famiglia abitante a 10 metri da un ripetitore posto all’altezza di molti appartamenti e terrazzi circostanti. I ricorrenti hanno lamentato il fatto che non era stata data la giusta pubblicità, prescritta per legge, dell'autorizzazione comunale e dell’inizio dei lavori, ma ne erano venuti a conoscenza solo per caso. La legge vuole che l’installazione di infrastrutture del genere deve essere preventivamente pubblicizzata entro 90 gg. dall’istanza, non solo sul portale governativo o Albo Pretorio, ma anche sullo sportello locale, allo scopo di sensibilizzare la popolazione coinvolta e renderla partecipe alle decisioni del caso. Il difetto di tale informativa posta A TUTELA DELLA SALUTE, (oggetto di un diritto protetto dall’art. 32 della Costituzione), può dichiarare illegittima la delibera assembleare di condominio che accettava l’installazione (Trib. Milano 12663/2002). Infatti, nel caso del condominio sul cui terrazzo intendono installare gli impianti, la notizia è stata appurata alla sola vista degli operai che iniziavano i lavori di installazione;
5) Il titolo abilitativo comunale è rilasciato entro 90 gg. dalla presentazione dell’istanza, pena la decadenza della concessione. L’istanza è stata fatta il 01 settembre 2022, l’autorizzazione del comune invece è arrivata il 01 febbraio 2023, ben 153 gg. dopo;
6) Interpellato dai condomini, propugnatori di questa lettera, il Comune di Napoli ha risposto che, entro il termine stabilito dei 90 giorni dalla domanda, l’ARPAC, l’Aeronautica Militare e lo Sportello Servizio Unico per l’Edilizia non hanno dato pareri, né negativi, né positivi, e seppure vige il criterio del silenzio-assenso (art. 14bis comma 4 L. 241/90), tale criterio non si applica agli atti riguardanti la salute, la pubblica sicurezza, la tutela del rischio idrogeologico il patrimonio paesaggistico ecc.
7) Capita più volte che dopo il parere favorevole dell’ARPAC, successivi controlli hanno messo in evidenza la loro inesattezza, e ciò ci darebbe la possibilità per ricorrere al TAR. Spetta anche e sopratutto alla Regione, infatti, TUTELARE e LIMITARE L’ESPOSIZIONE della popolazione ai campi elettromagnetici;
8) Ai sensi del comma 3 dell’art. 1108 del Codice Civile, per i contratti di affitto di un terrazzo da parte di un gestore di telecomunicazioni per un periodo superiore ai 9 anni, è necessaria l’approvazione di tutti i condomini e non solo della maggioranza di essi. Pertanto, l'attuazione di tale requisito risulta da verificare.
9) Ai sensi della L. 07/08/1990, n.241, art. 3, comma 4, dal giorno 01/02/23, data del rilascio dell’autorizzazione comunale, abbiamo 4 mesi (fino al 1 GIUGNO ’23) per il ricorso al TAR, al Presidente della Repubblica e/o al GIUDICE con un provvedimento d’urgenza, in ragione della incertezza oggettiva e la diffusa diffidenza soggettiva circa le conseguenze per la salute derivanti dalla persistente esposizione alle onde elettromagnetiche (DIRITTO ALLA SALUTE), e circa i danni economici derivanti dal DEPREZZAMENTO che le unità immobiliari adiacenti potrebbero subire e delle possibili interferenze con i dispositivi informatici, elettronici, televisivi, cellulari e soprattutto elettrosanitari.
10) Non per ultimo, si può intuire come l’installazione di alti ripetitori disturberebbe la visuale panoramica delle nostre abitazioni (ancora una volta, deprezzandole), oltre ad alterare il decoro architettonico del palazzo in questione. L’edificio in questione risulta poi essere più basso degli edifici più vicini, rendendo non chiara la sua scelta come sede delle antenne.
Ci troviamo in una zona ad elevatissima densità abitativa, anche con scuole dell'infanzia e primarie. Il quartiere è in ansia per sé stesso e per i propri figli a causa di tale imminente andata di elettrosmog.
Di sicuro porterebbe danni anche a piante rare ed uccelli che vivono indisturbati nell'Orto Botanico, posto nella direzione dove si intende puntare una delle antenne.
Inoltre qualunque appartamento che fronteggi un'antenna cellulare 5G rischia di essere svalutato dal 25 al 30%...
Chi ci risarcirà?
nuovo fine firma: 22.09.2023
firme al momento della modifica 47