Regione: Italia
Energia

Riduzione Inquinamento Luminoso

La petizione va a
Ministeri: Transizione ecologica, Sviluppo Economico, Economia e Finanze, Infrastrutture e mobilità sostenibili, Interno.

1 Firme

Il firmatario non ha presentato/depositato la petizione.

1 Firme

Il firmatario non ha presentato/depositato la petizione.

  1. Iniziato 2022
  2. Raccolta voti terminata
  3. Presentata
  4. Dialogo
  5. Mancate

La petizione è indirizzata a: Ministeri: Transizione ecologica, Sviluppo Economico, Economia e Finanze, Infrastrutture e mobilità sostenibili, Interno.

Secondo WIKIPEDIA:
L'inquinamento luminoso è fondamentalmente l'alterazione della naturale illuminazione ambientale notturna non necessaria. La definizione legislativa più utilizzata (vedi sotto) lo qualifica come "... ogni irradiazione di luce diretta al di fuori delle aree a cui essa è funzionalmente dedicata, ed in particolare verso la volta celeste"
In queste poche righe sono racchiuse una serie di problematiche.
1.     Alterazione ciclo circadiano di flora e fauna
2.     Spreco di energia elettrica
3.     Disturbo alla visione del cielo (per astronomi e astrofili)
4.     Riduzione spazio vitale per la fauna notturna
5.     Aumento illuminazione non necessaria a causa della tecnologia led
Affronteremo uno ad uno ogni punto, con l'aiuto di persone competenti nella materia. La petizione è rivolta agli amministratori locali e alle autorità competenti.

1.     Alterazione ciclo circadiano di flora e fauna
- in costruzione -

2.     Spreco di energia elettrica
Nel 2017 l’Italia ha speso 1,7 miliardi di euro per l’illuminazione pubblica, con un consumo di circa 6.000 GWh.
I risparmi economici potrebbero essere davvero importanti. Da più di 10 anni in Germania è stato messo in atto un processo di riqualificazione, che ha portato ad un risparmio pubblico superiore al 50%.
Purtroppo non basta sostituire i lampioni tradizionali con quelli a led!
La lampada a led produce infatti più luce a parità di energia utilizzata, e quindi andrebbero anche ridimensionate le potenze stesse degli impianti. Anche una diminuzione della potenza solo del 10% sarebbe significativa, e non andrebbe ad intaccare la luminosità totale pubblica.
Per aiutare questa riduzione si potrebbero installare orologi regolati al ciclo astronomico, dato che ogni giorno gli orari alba/tramonto cambiano, mentre le illuminazioni scattano a orari predefiniti. Questo sarebbe un intervento a costo pressoché nullo e si otterrebbe un risparmio immediato.
Anche l'illuminazione adattiva può aiutare, visto che nella prima ora dopo il tramonto la luce solare è ancora sufficiente; così come già da un'ora prima dell'alba non è necessario illuminare al 100% della potenza le strade.

3.     Disturbo alla visione del cielo (per astronomi e astrofili)
- in costruzione -

4.     Riduzione spazio vitale per la fauna notturna
Abbiamo visto delle situazioni particolari, nelle quali rifugi di montagna proiettavano forti luci per illuminare le montagne adiacenti. Oltre ad essere impianti fuorilegge, questo naturalmente annulla il quieto vivere della fauna notturna, che deve giocoforza spostarsi.
Anche i lampioni stessi spesso non sono necessari in luoghi montani, o comunque lo sono raramente (andrebbero installati sensori di movimento, già fatto in altri paesi).

5.     Aumento illuminazione non necessaria a causa della tecnologia led
- in costruzione -

Ricordiamo che esiste già una regolamentazione a riguardo:
http://www.lightpollution.it/cinzano/page95.html
https://cielobuio.org/articolo-874/
L'obiettivo è quello di sensibilizzare le persone che possono fare una scelta a riguardo.

Motivazioni:

Se vogliamo preservare quello a cui ci è più caro, è necessario ridurre gli sprechi.
In Italia il 34% dell'energia elettrica viene ancora ricavata dal petrolio, il 41% dal gas naturale. Il carbone è al 4% circa.
Meno del 7% dell'energia viene ricavata dal mix solare + eolico, e l'idroelettrico è sotto il 3%.
Riducendo l'inquinamento luminoso, sia a livello pubblico che famigliare, diminuiremo di moltissimo l'utilizzo di fonti non rinnovabili.

Nel 2017 l’Italia ha speso 1,7 miliardi di euro per l’illuminazione pubblica. Negli ultimi anni questo numero è aumentato. Riducendo anche di un solo 10% la potenza dell'illuminazione pubblica, tornerebbero immediatamente nelle casse dello stato almeno 170 milioni di € annui.
fonti:
https://osservatoriocpi.unicatt.it/cpi-archivio-studi-e-analisi-illuminazione-pubblica-spendiamo-troppo#:~:text=In%20Italia%20il%20consumo%20di,euro%20dei%20principali%20paesi%20europei.
https://www.geopop.it/quali-sono-le-fonti-energetiche-che-utilizza-litalia-il-mix-energetico-del-nostro-paese/

Grazie davvero per il vostro appoggio, Andrea Zullo da SOMMACAMPAGNA
Domande ai promotori

Link alla petizione

Immagine con codice QR

Slip a strappo con codice QR

download (PDF)

Dati della petizione

Avviata la petizione: 27/10/2022
La petizione termina: 26/10/2023
Regione: Italia
Categorie: Energia

Novità

  • Liebe Unterstützende,
    der Petent oder die Petentin hat innerhalb der letzten 12 Monate nach Ende der Unterschriftensammlung keine Neuigkeiten erstellt und den Status nicht geändert. openPetition geht davon aus, dass die Petition nicht eingereicht oder übergeben wurde.

    Wir bedanken uns herzlich für Ihr Engagement und die Unterstützung,
    Ihr openPetition-Team

Non è ancora un argomento PRO.

Non è ancora un argomento CONTRA.

Contribuisci a rafforzare la partecipazione civica. Vogliamo che le tue istanze siano ascoltate e allo stesso tempo rimanere indipendenti.

Promuovi ora