16/05/2024, 09:29
Una straordinaria raccolta firme verrà presentata lunedì al comune di Avigliana.
Si possono cancellare 71 anni di storia e cultura senza alcun motivo se non l’incapacità di comprenderne il valore?
Una faida d’altri tempi si consuma all’ombra del castello di Avigliana, un borgo bellissimo con un lago balneabile che ormai da qualche anno ottiene le tre bandiere di Legambiente.
Peccato che siano pochissime le possibilità di viverlo ed una di queste rischia di scomparire.
La storia del Circolo Nautico Avigliana (C.N.A) inizia nei primi anni 50, è uno dei circoli più antichi d’Italia. Ora ospita l'estate ragazzi, attività rivolte a giovani con disabilità intellettiva e fisica, gli addestramenti dei cani da salvataggio che fanno servizio gratuito sul lago, organizza ed ospita manifestazioni di interesse pubblico di nuoto in acque libere e permette a residenti e turisti di fare diversi tipi di sport sul lago e rilassarsi su prati alberati in perfetta armonia con la natura. Lo scorso anno ha volontariamente pulito le acque del lago in un momento di grave stress ambientale.
Adesso la proprietà ostacola in ogni modo la riapertura stagionale, chiede a tutti di andarsene e urla dalla strada insulti e minacce a chi, con un contratto di affitto, la passione per la condivisione, lo sport e l’ambiente, porta avanti un progetto che intreccia le sue radici con quelle degli alberi che si affacciano sul lago.
Si può rubare la storia? Ci si può impossessare dell'impegno civico per distruggerlo? Chi li dovrebbe difendere, dar loro spazio, memoria, opportunità di essere futuro?
Un gruppo di persone, per amore di questo luogo, ha raccolto in tre giorni ben 650 firme, nella petizione ci sono 200 commenti che raccontano un legame straordinario con ciò che quel prato in riva al lago rappresenta: un progetto di cura reciproca fatto di cultura, inclusione, cittadinanza.
Da molti anni i proprietari delle case che si affacciano sul lago lamentano un affollamento sconsiderato non supportato da servizi. Lo lamentano anche i frequentatori a dire il vero.
Luoghi dove le persone si spendono responsabilmente sono preziosi e l’interesse della collettività non può essere ignorato.
Ciò che chiede ora la proprietà è addirittura la distruzione dei muretti di contenimento sul lago senza i quali l’erosione del terreno potrebbe portare anche a situazioni di dissesto e nell’immediato arrecare gravi danni all’ambiente. Ciò che dicono i firmatari è che la proprietà non è messa in discussione, potrebbero dire altro, non è difficile capire che questo spazio potrebbe essere considerato un bene della collettività, ma sono persone ragionevoli e chiedono solo che ne venga mantenuta la destinazione. È necessario che questo impegno di difesa sociale, culturale e storica sia supportato, altrimenti si compie un furto, i beni immateriali esistono e sono spesso addirittura più preziosi di quelli materiali. Chi li può salvaguardare? Una azione congiunta delle istituzioni locali, dell'amministrazione comunale, dell’Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie |-Parco naturale dei Laghi di Avigliana, e dell’amministrazione regionale potrebbe portare risultati importanti. Nel secolo della sostenibilità sociale ed ambientale voltare lo sguardo non è ammissibile. Ecco lanciato il guanto, ma non per un duello, per il dialogo.
16/05/2024, 09:27
Una straordinaria raccolta firme verrà presentata lunedì al comune di Avigliana.
Si possono cancellare 71 anni di storia e cultura senza alcun motivo se non l’incapacità di comprenderne il valore?
Una faida d’altri tempi si consuma all’ombra del castello di Avigliana, un borgo bellissimo con un lago balneabile che ormai da qualche anno ottiene le tre bandiere di Legambiente.
Peccato che siano pochissime le possibilità di viverlo ed una di queste rischia di scomparire.
La storia del Circolo Nautico Avigliana (C.N.A) inizia nei primi anni 50, è uno dei circoli più antichi d’Italia. Ora ospita l'estate ragazzi, attività rivolte a giovani con disabilità intellettiva e fisica, gli addestramenti dei cani da salvataggio che fanno servizio gratuito sul lago, organizza ed ospita manifestazioni di interesse pubblico di nuoto in acque libere e permette a residenti e turisti di fare diversi tipi di sport sul lago e rilassarsi su prati alberati in perfetta armonia con la natura. Lo scorso anno ha volontariamente pulito le acque del lago in un momento di grave stress ambientale.
Adesso la proprietà ostacola in ogni modo la riapertura stagionale, chiede a tutti di andarsene e urla dalla strada insulti e minacce a chi, con un contratto di affitto, la passione per la condivisione, lo sport e l’ambiente, porta avanti un progetto che intreccia le sue radici con quelle degli alberi che si affacciano sul lago.
Si può rubare la storia? Ci si può impossessare dell'impegno civico per distruggerlo? Chi li dovrebbe difendere, dar loro spazio, memoria, opportunità di essere futuro?
Un gruppo di persone, per amore di questo luogo, ha raccolto in tre giorni ben 650 firme, nella petizione ci sono 200 commenti che raccontano un legame straordinario con ciò che quel prato in riva al lago rappresenta: un progetto di cura reciproca fatto di cultura, inclusione, cittadinanza.
Da molti anni i proprietari delle case che si affacciano sul lago lamentano un affollamento sconsiderato non supportato da servizi. Lo lamentano anche i frequentatori a dire il vero.
Luoghi dove le persone si spendono responsabilmente sono preziosi e l’interesse della collettività non può essere ignorato.
Ciò che chiede ora la proprietà è addirittura la distruzione dei muretti di contenimento sul lago senza i quali l’erosione del terreno potrebbe portare anche a situazioni di dissesto e nell’immediato arrecare gravi danni all’ambiente. Ciò che dicono i firmatari è che la proprietà non è messa in discussione, potrebbero dire altro, non è difficile capire che questo spazio potrebbe essere considerato un bene della collettività, ma sono persone ragionevoli e chiedono solo che ne venga mantenuta la destinazione. È necessario che questo impegno di difesa sociale, culturale e storica sia supportato, altrimenti si compie un furto, i beni immateriali esistono e sono spesso addirittura più preziosi di quelli materiali. Chi li può salvaguardare? Una azione congiunta delle istituzioni locali, dell'amministrazione comunale, dell’Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie |-Parco naturale dei Laghi di Avigliana, e dell’amministrazione regionale potrebbe portare risultati importanti. Nel secolo della sostenibilità sociale ed ambientale voltare lo sguardo non è ammissibile. Ecco lanciato il guanto, ma non per un duello, per il dialogo.
13/05/2024, 09:27
E' stata una domenica importante, mentre firma dopo firma si raccontava l'amore per questo luogo, dalla strada tre persone rivolgevano insulti a chi, semplicemente, desidera ricordare l'importanza di avere a disposizione spazi di aggregazione e benessere dove praticare sport, condividere esperienze, costruire progetti. Il circolo nautico è un meraviglioso luogo di inclusione, scambio e progettualità, queste 500 firme in due giorni lo dimostrano. Grazie a chi sta condividendo questa esperienza di cittadinanza, grazie a chi in prima persona sostiene l'importanza di costruire beni comuni fatti di storia, cultura, solidarietà e capacità di convivere e crescere insieme.
Abbiamo deciso di andare oltre l'obiettivo, non ci fermiamo ancora, perchè il valore di questa esperienza è straordinario.